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Immagine del redattoreM.A.D.A. temporary lab & Co

Donna - 8 marzo e la storia della lotta per la parità di genere

M.A.D.A. è Mani Arte Donne Artigianato. Oggi approfondiremo un’altra delle parole che compongono il nome dell’atelier. Oggi è l’8 marzo, la “Festa della Donna” o, più propriamente, la ”Giornata internazionale della Donna”. Un’occasione nella quale si ricorda e si stimola una riflessione delle conquiste che questo genere ha raggiunto politiche, sociali ed economiche. Ponendo comunque l’attenzione sul futuro e la volontà del raggiungimento effettivo della parità di genere.


Come mai è stata scelta proprio questa data?


Voglio far partire la mia riflessione dalla data scelta. Nel 1975, le Nazioni Unite stabilirono che quello sarebbe stato l’anno delle Donne e venne scelto l’8 Marzo per organizzare una manifestazione mondiale realizzata dai movimenti femministi per ricordare l’importanza dell’uguaglianza dei diritti fra uomini e donne.


Ma perché proprio l’8 marzo? Dobbiamo fare un salto indietro nel tempo al 1908 quando, a New York, scoppiò un incendio in una fabbrica tessile, la “Cotton”. In quell’occasione alcune operaie morirono tragicamente. Per molti questo avvenimento è una bufala perchè erroneamente venne “unito” a un secondo incendio che scoppiò sempre in una fabbrica tessile newyorkese ma il 25 marzo del 1911. Quando morirono ben 146 persone di qui la maggior parte operaie. (Questo incendio a differenza del primo è ben documentato.)



Non sorprende, quindi, come la questione femminile fosse un grande tema dell’inizio ‘900. Ricordiamo il settimo Congresso della “II Internazionale Socialista” svolta a Stoccarda nell’agosto del 1907, durante il quale si discusse della questione femminile e del voto alle donne.

Il 3 maggio 1908, poi, alla Conferenza del Partito Socialista a Chicago si parlò talmente tanto delle donne che venne ribattezzata “Women’s Day”. Ma fu però soltanto l’anno successivo che venne organizzata negli Stati Uniti una manifestazione per il voto alle donne chiamata “Giornata della Donna”. Era il 23 febbraio 1909.


Da quel momento, l’appuntamento divenne annuale e si diffuse in altri Paesi. Ad esempio l’8 marzo 1921 a Mosca fu organizzata la prima “Giornata Internazionale dell’Operaia”. O in Italia la prima si svolse il 12 marzo 1922. Quindi fra qualche giorno sarà passato un secolo!

Negli anni successivi il movimento si ingrandì sempre di più in tutto il mondo.


La Giornata internazionale della Donna in Italia


Nel settembre del 1944 a Roma venne istituita l’UDI, Unione Donne Italiane, stabilendo che dall’anno successivo, in tutte le aree d’Italia liberate, la “Giornata della Donna” sarebbe stata celebrata l’8 marzo. Nel 1946 venne introdotto il simbolo della Mimosa. Fu scelto questo fiore perchè di stagione e poco costoso, quindi era estremamente accessibile e per tutte.


In Italia per arrivare ad avere un vero e proprio movimento femminista dobbiamo aspettare il 1972. L’8 marzo in Piazza Campo de Fiori a Roma si è svolta la “Manifestazione della Festa della Donna”, durante la quale le manifestanti sollevarono diverse tematiche (non troppo distanti dal presente) come la legalizzazione dell’aborto.


La festa della donna oggi


Questa giornata nel tempo ha perso un po’ il suo valore iniziale. In parte perché la tutela di alcuni diritti civili è stata riconosciuta, in parte perché sono sorte priorità differenti dopo la loro introduzione. Essere donna oggi è più semplice rispetto a un secolo fa, in alcuni ambiti e ad alcune latitudini si può parlare di parità, ma la strada è ancora molto lunga.


Il MADA stesso originariamente era un progetto promosso anche dell’Ufficio delle Pari Opportunità di Cividale del Friuli. E che adesso per difendere la "vera parità" ha le quote azzurre. Credo sia fondamentale non dimenticare che i diritti conquistati si possono perdere e che dobbiamo essere sempre tranquilli e onesti con noi stessi e con tutte le generazioni che verranno.


Quindi mi e vi chiedo: stiamo facendo in modo che i diritti siano preservati e magari estesi?





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